Titolo: Se mi tornassi questa sera accanto
Autore: Carmen Pellegrino
Editore: Giunti editore
Pagine: 240
“Se mi tornassi questa sera accanto” è il secondo romanzo di Carmen Pellegrino per Giunti. Il titolo è ispirato al primo verso di “A mio padre” di Alfonso Gatto. Una corrispondenza analogica che si affida alle acque del fiume. Il fiume terra e il fiume cielo, una simbologia che spiega bene l’evoluzione del personaggio principale, la forza vera del romanzo. Lulù, che incarna tutti quei figli che non sono mai stati bambini, e che hanno rappresentato per i loro genitori l’ultimo rifugio dei propri sogni infranti, delle volontà mai realizzate e deposte nei propri eredi.
“Quella tra genitori e figli è una storia complicata, un bel casino: sfide, rapporti che impazziscono, una corsa a ostacoli, nella quale chi vince perde ugualmente”.
Struggente, di una tenerezza delicata che si lascia toccare come quando apri il libro per la prima volta e ci infili gli occhi. Commovente. Denso di incanto. Una narrazione che anche nei punti più semplici non abbandona mai il binario della poesia, molto caro alla Pellegrino, coerente con gli altri suoi scritti. È una storia che non passerà inosservata alle giurie dei premi importanti. Una storia valida, il dramma classico tra generazioni di padri e di figli, ma raccontato in una forma velata, diversa, rivoluzionaria, che è quella della poesia.